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Keller a Più libri: «un’immersione nell’editoria di cui facciamo parte»

17 novembre 2017

Tra realtà nuovissime come Parapiglia e Black Coffee, in questa sedicesima edizione di Più libri più liberi non mancano certo realtà editoriali che sono cresciute assieme alla fiera. È questo il caso di Keller editore, casa editrice trentina nata nel 2005, di cui oggi abbiamo deciso di parlare.

Un catalogo di qualità, caratterizzato sia da una confezione ben riconoscibile e sia dal grande spazio dato alla letteratura straniera anche di quei Paesi a cui spesso viene riservata poca attenzione. Sotto il marchio di Keller sono approdati in Italia libri importanti, anche per i temi affrontati, e nomi di riguardo della narrativa a livello mondiale, come il premio Nobel Herta Müller. Sempre più spazio lo trovano i libri di saggistica, che proprio ora prendono posto in una nuova collana dedicata.
Anche quest’anno la casa editrice sarà a Più libri più liberi, ne abbiamo parlato con Roberto Keller.

Come definireste il rapporto di Keller con la fiera?

Ormai partecipiamo dal 2008, quindi una decina d’anni. Per noi Roma è sempre un bellissimo momento. Lo è perché incontriamo lettori, librai, giornalisti e amici editori che altrimenti incrociamo con difficoltà. Vivere e lavorare nelle Alpi significa anche avere meno occasioni per confrontarsi con i colleghi ed essere spesso più proiettati oltre i vicini confini nazionali che non verso altre aree del proprio Paese. Per questo Roma è sempre importante per noi: è una immersione nell’editoria di cui facciamo parte.

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Che cosa vi aspettate dal trasferimento di Più libri alla Nuvola? Su cosa punterete in fiera?

Guardiamo alla Nuvola con quel misto di speranza, entusiasmo e anche con gli interrogativi che precedono sempre le nuove strade e le nuove esperienze. Non ho ancora visto la struttura e quindi sono molto curioso. Sicuramente sarà uno stimolo in più per i lettori che non hanno ancora deciso se venire a Più libri più liberi. Io mi aspetto di vedere il folto pubblico a cui mi sono abituato in questi anni.

Per quanto riguarda la Keller, a Roma daremo molto spazio alle ultime novità del catalogo come L’eredità delle dee della ceca Kateřina Tučková che ci porta nel mondo di antiche guaritrici dei Carpazi Bianchi e che è uno dei bestseller di sempre del suo Paese ora tradotto in 15 lingue. E ancora il primo libro della nuova collana di saggistica, 1517. Storia mondiale di un anno del grande storico tedesco Heinz Schilling, bellissimo affresco storico e bestseller per mesi nella top ten dei più venduti in Germania.

Accanto a questo anche un volume affascinante un po’ romanzo a disegni un po’ libro d’arte, ossia il Moby Dick o la Balena disegnato da Roberto Abbiati. Elegantissimo e poeticissimo viaggio nel capolavoro della letteratura mondiale di Herman Melville che presenteremo assieme all’autore Roberto Abbiati. Non mancheranno ovviamente le esplorazioni letterarie lungo le più diverse rotte della letteratura europea a cui i nostri lettori sono affezionati.

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Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi mesi di Keller?

Sono molte le uscite in arrivo da Il suono della vita di Hanns-Josef Ortheil, uno degli autori più amati e premiati della letteratura tedesca, alla proposta in prima edizione italiana di un classico mitteleuropeo come Cuori cicatrizzati di Max Blecher, un po’ Montagna incantata e un po’ Diceria dell’untore. Torneranno due autori che stanno conquistando sempre di più i lettori italiani come Sorj Chalandon e Martin Pollack, ma poi avremo anche reportage su luoghi incredibili come la Kolyma o il Danubio o la Turchia di Erdogan.

Accanto alla narrativa prenderà sempre più quota la parte saggistica che per il 2018 si alternerà tra letteratura, storia e pensiero, per esempio con il volume dedicato a L’impero asburgico, oppure con Una nuova storia del grande storico Pieter Judson o ancora con lo splendido libro su Il tempo di Rüdiger Safranski. Non mancheranno nuove voci: la tedesca Mariana Leky, che ha sbaragliato la concorrenza di americani, francesi e altri pezzi da novanta conquistandosi il titolo di miglior libro dell’anno 2017 per i librai indipendenti tedeschi (800 i librai che hanno votato); la franco-tedesca Sylvie Schenk che con Corre veloce la vita riuscirà a commuovere e scaldare i cuori di molti. E ci sarà ancora spazio per la letteratura russa, ceca, americana, spagnola (con il ritorno in Keller di Santiago Roncagliolo).

L’autore: Denise Nobili


Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.

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